Salviamo il canile di Rubano Needfile Team 23/06/2022

Salviamo il canile di Rubano

Un aiuto possibile

Oggi più di prima, il canile di Rubano, nella provincia di Padova.

Riportiamo questa intervista alla Presidente dott.ssa Giovanna Salmistraro, volta alla sensibilizzazione della struttura nella speranza che privati e istituzioni rispondano presto all’appello.

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Canile di Rubano. Poche indicazioni relative alla sua storia: quando nasce e qual è il suo rapporto oggi instaurato con la collettività.

Nel 2015 il Rifugio cambia gestione e si rinnova nell’organizzazione e nell’attezione che viene posta al benessere degli ospiti, ispirandosi ai principi della zooantropologia. La collettività risponde positivamente al cambiamento, seguendo e sostenendo le iniziative del Rifugio per contribuire al mantenimento dell’elevato standard raggiunto in poco tempo. Pur essendo storicamente il canile della Provincia di Padova fin dagli anni ‘50, il Rifugio di Rubano nella sua nuova veste, risponde alle aspettative delle persone relativamente ad attualità e progresso. Parallelamente vengono instaurati rapporti collaborativi con le istituzioni del territorio, quali ad esempio il Presidio Veterinario della ULSS 6, alcuni Comuni, Istituto Zooprofilattico.

Come è strutturato il centro e quanti animali può accogliere?

Il Rifugio è strutturato in uno spazio in cui i cani ospitati dispongono ciascuno di un box adeguato alle proprie dimensioni, da abitare da soli o in compagnia. Gli alberi offrono riparo dal sole e dalle intemperie durante tutto l’anno, aumentando l’efficacia delle cucce recentemente rinnovate con modelli coibentati per esterno. Dispone di una zona destinata agli uffici di accoglienza dei visitatori e di lavoro, di una dispensa attrezzata, di un ambulatorio, di due magazzini destinati al ricovero di coperte e asciugamani e di attrezzi e infine di un’area di sgambamento pari a 4.600m2 e di un’area di lavoro, 3.000m2 destinata soprattutto ai recuperi di cani con difficoltà comportamentali. In media il Rifugio accoglie oltre 200 cani all’anno, tra accolti e adottati, e un numero variabile di gatti (105 nel 2019); il numero massimo di cani ospitabili contemporaneamente è pari a 110/120 a seconda delle dimensioni e della compatibilità.

Si tratta dell’unico rifugio ospitante cani e gatti della provincia di Padova, sicuramente un valore aggiunto e con maggiori obblighi e responsabilità. Ci dia qualche informazione in merito alla colonia felina.

Il Rifugio ha una piccola colonia felina all’esterno, presso la quale stanziano 8 gatti adulti, tutti ovviamente sterilizzati, che alloggiano in una casetta di legno appositamente attrezzata e hanno cucce all’esterno in cui ripararsi secondo esigenza. Il Rifugio ha però allestito, previa autorizzazione del Presidio Veterinario una Temporary House (gattile) destinata ad accogliere gattini ritrovati in condizioni di difficoltà soli o con la mamma gatta o gatte incinta. Tutti vengono seguiti dal punto di vista sanitario e affidati con la procedura di affido del Rifugio. Mediamente assistiamo e affidiamo oltre 100 gatti all’anno.

Qual è la situazione a confronto tra abbandoni e adozioni, al tempo della pandemia?

Non ci risultano incrementi significativi di cani durante la pandemia, mentre si sono fermate le adozioni in famiglia, essendo il Rifugio chiuso al pubblico.

  

Il centro funziona grazie al prezioso contributo di volontari e professionisti del settore, maestranze che operano nel campo della fotografia, veterinaria e addestramento cinofilo. In quale modo riuscite a combinare tutte queste sinergie e come viene gestita l’accoglienza dei visitatori?

Tutti i visitatori sono potenziali adottanti e quindi vengono accolti sempre in modo professionale e corretto dal punto di vista sia della relazione sia delle competenze. In generale la prima accoglienza viene fatta dai volontari, che danno le informazioni di base sugli ospiti; successivamente, qualora se ne ravvisi la necessità o l’importanza, i visitatori possono incontrare gli altri professionisti dei vari settori. Gli incontri vengono organizzati dalla Coordinatrice del Rifugio.

Tra i tanti animali accolti e adottati, un esempio che si sente di testimoniare.

Le storie del cuore sono tantissime, è sufficiente scorrere la nostra pagina Facebook: Lega del Cane Padova – Rifugio di Rubano per trovare quella che ci colpisce di più.

Il canile è chiuso dal 24 febbraio, e in un momento così difficile è necessario intervenire per offrire un aiuto concreto ai nostri amici animali. In quale modo è possibile donare e di quali beni materiali necessita il rifugio nell’attuale stato d’emergenza? Beni fisici generici (quali alimenti, attrezzatura, giochi, medicine..), come possono essere consegnati?

Un grazie a volontari e benefattori

Il Rifugio che vive solo grazie ai Benefattori, non avendo contributi comunali fissi, ha bisogno sia di offerte in denaro – destinate a coprire le spese di 2 operatori, veterinario, interventi chirurgici ordinari e straordinari, farmaci, bollette di luce, acqua, gas, rifiuti, ecc. sia di beni materiali, soprattutto cibo medicale, integratori, coperte e giochi.

Le medicine necessitano di prescrizione veterinaria e quindi non possono essere donate direttamente dai benefattori.

Come donare

Le donazioni in denaro possono essere fatte via bonifico bancario, con bollettino postale, attraverso la pagine FB e il sito del Rifugio. Tutte le donazioni tracciabili sono deducibili. I materiali in questo momento date normative in vigore non possono essere consegnati dalle persone in Rifugio.

  

Nell’attuale stato di blocco, è possibile visitare la struttura nella situazione in cui si desiderasse adottare e quali sono le procedure da seguire?

Per il momento la struttura non è visitabile, in osservanza alla normativa prevista sia a livello nazionale sia a livello locale e, indipendentemente da questa, perché si desidera tutelare al massimo la salute degli operatori interni, dei volontari e dei visitatori.

Dott.ssa Giovanna Salmistraro

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Gli animali non trasmettono il Covid-19

Ad oggi non ci sono prove scientifiche del fatto che gli animali domestici possano contrarre il Covid-19 o essere loro stessi veicolo di trasmissione per l’uomo. In ogni realtà familiare, gli animali devono continuare ad esserne parte integrante quanto un supporto psicologico prezioso in un tempo in cui i contatti sociali non sono più consentiti. Abbiamone cura e rispettiamoli come nostri compagni di viaggio. Vicini alla vostra realtà, ringraziamo della testimonianza augurandoci che il meccanismo riparta e che quanti più animali vengano presto adottati.

Il team Needfile

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Contatti Referente LNDC sezione di Padova – Rifugio di Rubano

La Presidente Dott.ssa Giovanna Salmistraro

gsalmistraro.legadelcanepd@gmail.com  347-9826858

Per chi volesse conoscere le modalità di sostegno può collegarsi alla sezione presente nel sito.

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