Talenti sempre in corda – omaggio a Davide Cabassi Needfile Team 28/03/2024

Talenti sempre in corda – omaggio a Davide Cabassi

Nel nostro filone di personaggi che lasciano il segno in Italia e nel mondo merita una menzione Davide Cabassi.

Nato a Milano nel 1976, Davide Cabassi ha cominciato prestissimo lo studio del pianoforte; a 12 anni vince il suo primo concorso pianistico, il F.I.D.A.P.A (acronimo di Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari.) di Pisa nel 1988 e nel 1990 esegue il secondo concerto di Šostakovič con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano sotto la direzione di Vladimir Delman.

Nel 1992, nel periodo in cui studiava presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nella classe di Edda Ponti, vince anche il concorso città di Pavia e nel 1995 si diploma con lode.
Si perfeziona alla Fondazione Internazionale per il Pianoforte di Cadenabbia, sul Lago di Como, con Rosalyn Tureck, William Grant Naborè, Leon Fleisher, Karl Ulrich Schnabel, Dmitri Bashkirov e Alexis Weissenberg. Ottiene ulteriori riconoscimenti vincendo il Premio “Franco Alfano” di Sanremo (1999), il 2º premio (1° non assegnato) al 51º Concorso internazionale “Viotti” di Vercelli (2000), il 2º premio alla European Piano Competition “Luciano Gante” di Pordenone (2002) e il 3º premio nella sezione concerto classico alla International Piano Concerto Competition di Cantù (2002).

L’affermazione definitiva arriva nel 2005, quando ottiene un Top-Prize (tra i 6 finalisti) al prestigioso Concorso pianistico internazionale Van Cliburn.
Dal 2006, oltre a calcare i palchi delle maggiori sale concertistiche, Cabassi intraprende una notevole attività discografica. Pubblica le prime incisioni per Sony BMG, Concerto Classics e Col-legno, ottenendo critiche molto positive; il suo primo album “Dancing with the orchestra” ottiene nel 2007 il Premio della critica della rivista Classic Voice per il miglior esordio discografico dell’anno. Pubblica inoltre alcuni dischi per la stampa musicale specializzata italiana (Suonare news, Amadeus) e le sue esecuzioni sono riprese in televisione sulla Rai e Sky Italia e alla radio da Radio Tre, Radio Popolare, Radio Svizzera Italiana e Radio France.
Nel 2012 passa sotto la casa discografica Decca per cui pubblica un disco con alcune Sonate e Variazioni di Mozart. Segue nel 2015 il primo disco dell’integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven, sempre per Decca.
Si è esibito per importanti istituzioni italiane e l’elenco è lungo: in Italia ha suonato per Società del Quartetto, I Pomeriggi Musicali, Serate Musicali e Società dei Concerti di Milano, Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, Teatro Carlo Felice, Teatro Filarmonico di Verona, Accademia Filarmonica di Bologna e, soprattutto, alla Scala di Milano dove ha collaborato con molte stelle della danza come Svetlana Zakharova, Roberto Bolle, Sylvie Guillem e Massimo Murru.
Non solo Italia: molte sono anche le esibizioni in importanti sale da concerto internazionali suonando in Francia al Louvre e Salle Gaveau di Parigi e al Festival di Roque d’Antheron, dove è stato artist-in-residence, in Russia al Conservatorio di Mosca, in Austria al Mozarteum di Salisburgo, al Tiroler Festspiele di Erl e al Musikverein di Vienna, in Germania al Gasteig di Monaco e al Kozerthaus di Berlino.

Tra gli altri paesi extraeuropei si è esibito negli Stati Uniti al Carnegie Hall di New York, in Cina alla Città Proibita e Centro Nazionale per le Arti dello Spettacolo di Pechino oltre che in Giappone e in Argentina.
Ha lavorato con direttori d’orchestra quali James Conlon, Omer Meir Wellber, Gustav Kuhn, Asher Fisch, Vladimir Delman, Tito Ceccherini, Antonello Manacorda, David Coleman, Marco Angius, Daniele Gatti, Kimbo Ishii, Carlo Goldstein, Philipp von Steinecker, Helmuth Rilling e Federico Maria Sardelli, affiancando importanti orchestre italiane e del panorama internazionale.

Cabassi è anche un apprezzato didatta; dopo essere stato per diversi anni titolare di una cattedra di pianoforte principale al Conservatorio Monteverdi di Bolzano, aver insegnato presso il Conservatorio di Piacenza e il Conservatorio di Brescia dal 2021 è docente al Conservatorio di Milano.
I suoi studenti risultano regolarmente vincitori di premi a grandi concorsi internazionali (Honens Calgary, Schumann a Zwickau, Cliburn, Epinal, Finale Ligure, Premio delle Arti, Montichiari, Piombino, Gorizia, Prima la Musica ecc).
Dal 2011 al 2016 è stato membro del Comitato Artistico del Concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano.

La musica da camera è la sua principale passione.

E’ stato membro del quintetto “Five Lines” e, attualmente, suona in duo pianistico con la moglie Tatiana Larionova fondando con lei nel 2010 l’ensemble “la Baggio Sinfonietta”, nota anche come BAS Sinfonietta.
Baggio è un quartiere di Milano, città dove Cabassi risiede con la sua famiglia, ed è stato per molto tempo in una situazione di degrado; la stagione concertistica “Primavera di Baggio” istituita dallo stesso musicista ed il cui ingresso è gratuito ha contribuito ad una ripresa del quartiere vista la presenza di artisti straordinari e la costante attenzione al sociale. Tale evento è frequentato da un pubblico appassionato e fedelissimo, non solo locale, e viene organizzato ogni anno nel mese di maggio nella Chiesa Vecchia del quartiere.
Il gruppo, oltre alla moglie, comprende altri musicisti con i quali collabora da anni: Luca Bossi al flauto, Anton Dressler al clarinetto, Anna Maria Barbaglia al fagotto, Alice Costamagna e Federico Mazzucco ai violini, Marco Pierobon alla tromba, Elena Faccani alla viola, Marco Decimo al violoncello. Il repertorio musicale dell’evento passa da Casella a Martinu per arrivare a Shostakovich senza escludere Janacek, Mendelssohn, Brahms, Prokofiev, Bach, Ravel, Beethoven, Ligeti e Chopin. Cabassi è anche attratto dal rock progressivo rivisitato in versione da camera e, nel corso del “Primavera di Baggio”, interpreta brani di Frank Zappa e dei Pink Floyd.
In un’intervista rilasciata alla presentazione di un’edizione dell’evento, Cabassi dichiara:

“Un tema che per me è importante trasmettere ai giovani è quello di avere una visione.

Spesso ci si lamenta che le cose non vanno, che le strutture dedicate all’insegnamento della musica non funzionano, che non c’è abbastanza sostegno ai giovani, ma il sistema siamo noi e spetta a noi cambiarlo, sia educando i giovani sia cercando nuovi spazi in cui ci si possa trovare nella musica, ma in una dimensione diversa. Il cambiamento deve partire da noi, nella creazione di qualcosa di nuovo, nel portare la musica in modo diverso.”

In copertina Alessandro Crudele & Davide Cabassi – Orchestra UNIMI

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